Come cucinare l'asado argentino? Consigli per un piatto unico

Come cucinare asado argentino

Dal Sud America alla tua griglia: ecco come cucinare l’asado argentino

La primavera è ormai alle porte e tornano le occasioni per organizzare grigliate all’aperto e in compagnia! Che ne dici quest’anno di sperimentare con tipi di carne e cotture diverse dal solito?

Eccoci qui a proporti uno stile di cottura poco conosciuto in Europa, ma tra i più utilizzati in Sud America, in particolare in Argentina, tanto da rappresentare una vera e propria storica tradizione popolare. Stiamo parlando dell’asado argentino.

Cos’è l’asado argentino?

Si tratta di una specialità tipica argentina, che affonda le sue radici negli anni in cui i gauchos (mandriani) dominavano le sterminate Pampas.

“Asado” significa letteralmente “arrostito” o “cotto alla brace”, quindi indica il metodo di cottura della carne, una passione dei popoli del Sud America che nacque grazie alla qualità dei capi bestiame, che ancora oggi pascolano nelle vaste pianure delle Pampas.

L’abilità, nella cottura dell’asado è, infatti, motivo di orgoglio per ogni argentino che si rispetti!

Quale carne scegliere per l’asado argentino?

Sono molti i tagli e i tipi di carne che possono essere protagonisti dell’asado argentino, a partire dal manzo.

Tra i tagli del bovino, oltre all’Asado de tira, quello più distintivo è sicuramente il Tomahawhk di Reale, che si presta molto bene alla cottura lenta alla griglia, la quale lo rende molto saporito, croccante all’esterno e morbido all’interno.

Le altre parti di manzo più diffuse sono:

  • Controfiletto (bife de chorizo).
  • Filetto (bife de lomo).
  • Costata (costilla).

Ecco come cucinare l’asado argentino

La tradizione prevede tre tipologie di cottura:

  1. Il metodo sulla croce (a la cruz). Senza dubbio è la più tradizionale e suggestiva: prende il nome dalla forma del supporto che sorregge l’animale o la porzione di carne, che viene piantato nel terreno in obliquo, a una distanza dal fuoco idonea per cuocere uniformemente, evitando le bruciature; la cottura è molto lenta, per evitare la dispersione dei succhi, garantendo così gusto e morbidezza. Questa tecnica, tipica dei gauchos, è concettualmente molto simile a quella utilizzata in Sardegna per il porceddu.
  2. La cottura al palo. Differisce da quella sulla croce solo per il supporto utilizzato, ed è diffusa specialmente in Patagonia e in Cile; spesso lo spiedo viene fatto ruotare, e può essere anche posto in orizzontale sulla brace anziché alla fiamma viva.
  3. La cottura alla griglia (a la parrilla). Si tratta di quella che oggi è la più diffusa per l’asado argentino, perché si adatta meglio alle esigenze dei ristoranti e case private, rispetto a quella più impegnativa alla croce.

La brace deve essere incandescente ma non scoppiettante, mentre l’altezza della griglia metallica tradizionale corrisponde a circa 35 centimetri, ma si usano anche basi più basse.

Pensa che in Argentina è così viva la passione per la carne alla griglia, che non è insolito vedere barbecue di dimensioni monumentali, anche nei giardini domestici, per cuocere l’asado argentino (e non solo!), talvolta anche dotati di sistemi meccanici per variare la distanza delle braci!

Dove ordinare la carne per il tuo Asado?

Ora che sai come cucinare l’asado argentino, non devi far altro che procurarti dei tagli di qualità, per sfruttare al meglio questo metodo di cottura.

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